ORTONIXIA
Ortonixia: cos’è e quando è utile
L’ortonixia, dal greco –orthós (corretto) e –onyx (unghia), indica una serie di trattamenti conservativi di competenza prettamente podologica volti alla correzione della forma della lamina ungueale alterata.
Spesso la deformazione della lamina causa un mutamento nella pressione a livello delle strutture peri e sotto-laminari, che inizialmente tendono a infiammarsi (visibile anche a occhio nudo come zona di rossore peri-ungueale) per poi, nel tempo, portare a vere e proprie alterazioni, fonti di sintomatologia dolorosa, come lacerazioni, che possono infine creare le condizioni migliori a batteri per insediarsi, dando luogo a infezioni.
La correzione avviene tramite l’uso di filo in titano al di sopra della placca ungueale mantenuta da una resina particolare utilizzata anche in campo odontoiatrico.
La caratteristica principale del filo in titanio è la sua memoria elastica ed è proprio grazie a questa che la lamina tende a ripristinare la sua corretta curvatura.
L’applicazione avviene in assenza di infiammazione dei tessuti circostanti, sempre dopo valutazione podologica.L’ortonixia risulta particolarmente consigliata sia in soggetti predisposti all’onicocriptosi (unghia incarnita) o all’onicofosi (accumulo di callosità sotto le unghie o nel vallo ungueale), sia per processi dolorosi causati da alterazioni della lamina.
Si può intervenire con questo trattamento su soggetti di qualsiasi età.
Non è invasiva, è indolore e porta un beneficio immediato nel paziente, subito dopo l’applicazione.
Altri vantaggi di questa tecnica sono: un ingombro e una visibilità trascurabile ed è adattabile a qualsiasi lamina.
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