ESAME BAROPODOMETRICO COMPUTERIZZATO

Il professionista, grazie ai vari esami che può eseguire con la pedana baropodometrica, ha la possibilità di studiare la distribuzione delle pressioni plantari, il carico del piede ed eventuali patologie che interessano l’apparato muscolo-scheletrico.
Inoltre, è possibile rilevare patologie associate al diabete e malattie causate dall’obesità che coinvolgono ginocchia e piedi.
L’esame baropodometrico misura il centro di pressione, CoP (Centre of Pressure). Questo indica il baricentro di tutte le forze esterne agenti sulla superficie plantare.
L’analisi baropodometrica permette dunque di misurare il controllo neuromuscolare in posizione statica e durante l’andatura. Consente anche di conoscere il controllo dell’equilibrio del soggetto, le funzionalità del piede e l’efficacia del trattamento applicato
Tipi di esami baropodometrici
La pedana baropodometrica posturale permette di eseguire tre tipi di esami: statico, dinamico e stabilometrico.
Esame podobarometrico statico
L’esame baropodometrico a cosa serve? L’esame barometrico statico serve per valutare l’appoggio plantare e per identificare le aree di carico maggiore o minore quando il soggetto è in posizione statica. Questo viene fatto attraverso una scala cromatica che va dal rosso al blu.
Attraverso questo esame podometrico registriamo la percentuale di carico distribuito su entrambi i piedi e il carico anteriore e posteriore. Viene inoltre fornito il piano di appoggio dei piedi. Informazione necessaria per valutare la simmetria tra i due piedi e il grado di pressione planare.
Durante la visita podometrica podologica, il paziente viene posto in posizione bipodalica sulla superficie sensibile della pedana baropodometrica con i talloni il più possibile allineati tra loro.
L’immagine ottenuta sarà la media dei dati registrati durante l’esame.
Quindi, l’esame statico studia le pressioni scambiate tra piede e suolo, il peso corporeo e la distribuzione dei punti di sovraccarico e, infine, la capacità del paziente di mantenere una posizione di equilibrio.
Podometria dinamica
La valutazione baropodometrica dinamica studia l’andatura e le caratteristiche cinematiche del movimento.
Al paziente viene chiesto di camminare lungo la pedana da un capo all’altro.
I principali parametri studiati durante l’analisi dinamica sono: lunghezza del passo e del mezzo passo, durata del ciclo di passi, durata delle fasi di appoggio e frequenza e velocità dei passi.
Per ogni fase avremo informazioni riguardanti:
• le pressioni del piede durante ogni passo
• il valore della superficie
• il valore momentaneo e l’andamento dei punti di massima pressione
• la posizione del baricentro corporeo
• il valore momentaneo della pressione media e del carico nel piede in esame
Analizzando questi dati, per il medico sarà più facile esprimere una diagnosi e riconoscere, ad esempio, l’appiattimento, la pronazione o la supinazione del piede.
Attraverso questo esame baropodometrico è possibile visualizzare le diverse fasi del passaggio, con la rispettiva durata e percentuale di carico:
• prima fase: comincia con il primo contatto del piede con il suolo e termina con il primo contatto metatarsale
• seconda fase: termina con il completo contatto delle teste metatarsali con il suolo
• terza fase: inizia alla fine della fase precedente e termina con il tallone che si solleva da terra
• quarta fase: comincia con il tallone che si solleva da terra e finisce quando il piede non è più a contatto con il suolo
Grazie alla barometria plantare dinamica è possibile studiare gli andamenti nel tempo della superficie del piede, della pressione minima e media e del carico. Sia per l’impronta in esame che per le varie sezioni del piede.
Podometria dinamica
La valutazione baropodometrica dinamica studia l’andatura e le caratteristiche cinematiche del movimento.
Al paziente viene chiesto di camminare lungo la pedana da un capo all’altro.
I principali parametri studiati durante l’analisi dinamica sono: lunghezza del passo e del mezzo passo, durata del ciclo di passi, durata delle fasi di appoggio e frequenza e velocità dei passi.

Per ogni fase avremo informazioni riguardanti:
• le pressioni del piede durante ogni passo
• il valore della superficie
• il valore momentaneo e l’andamento dei punti di massima pressione
• la posizione del baricentro corporeo
• il valore momentaneo della pressione media e del carico nel piede in esame
Analizzando questi dati, per il medico sarà più facile esprimere una diagnosi e riconoscere, ad esempio, l’appiattimento, la pronazione o la supinazione del piede.
Attraverso questo esame baropodometrico è possibile visualizzare le diverse fasi del passaggio, con la rispettiva durata e percentuale di carico:
• prima fase: comincia con il primo contatto del piede con il suolo e termina con il primo contatto metatarsale
• seconda fase: termina con il completo contatto delle teste metatarsali con il suolo
• terza fase: inizia alla fine della fase precedente e termina con il tallone che si solleva da terra
• quarta fase: comincia con il tallone che si solleva da terra e finisce quando il piede non è più a contatto con il suolo

Test baropodometrico stabilometrico o posturografico
Un altro esame podologico che possiamo fare con la pedana baropodometrica è l’esame posturografico o stabilometrico. Attraverso questo, si valutano le condizioni di equilibrio del paziente, studiando la posizione e l’andamento del baricentro.
Per questo tipo di esame posturale del piede il soggetto viene posto sulla pedana in una posizione statica che varia a seconda del tipo di prova da eseguire. Tra i vari protocolli, i più utilizzati sono:
• test di Romberg. Si tratta di un’acquisizione bipodalica in posizione eretta sia a occhi aperti che chiusi. Questo serve per sapere, tramite l’indice di Romberg, se la vista influisce sul controllo posturale del soggetto
• test monopodalico. Per ogni piede si effettua un’acquisizione monopodalica a occhi aperti e una a occhi chiusi
• interferenza cervicale. Consiste in due prove: una con la testa flessa e una con la testa eretta
• interferenza stomatognatica. Si compone di due test: uno con il paziente che indossa un bite che impedisce la consueta occlusione dentale e l’altro senza indossarlo. Questo per capire se la posizione dei denti interferisce con la postura
Analizzando con un apposito software i dati registrati durante l’esame, è possibile estrarre i parametri che caratterizzano l’andamento nel tempo del baricentro.
Ogni esame posturale piedi è possibile effettuarlo fino a 6 prove, confrontabili tra loro e con i valori normali.
L’esame baropodometrico a cosa serve?
Per concludere quindi, l’esame baropodometrico a cosa serve?
La podobarometria permette un’indagine del supporto plantare.
La funzione dell’esame del piede quindi, è quella di rilevare in tempo reale la distribuzione dei carichi.
Questo esame appoggio plantare rileva la pressione esercitata sul piede sia durante la fase statica che dinamica per mezzo di recettori presenti sulla pedana.

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