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Debridement ultrasuoni
Cosa si intende per Debridment ultrasuoni?
Per debridement si intende la rimozione di tessuto morto, danneggiato o infetto da una ferita in modo da aumentare il potenziale di guarigione del tessuto sano rimanente.
L’energia ultrasonica a bassa frequenza viene trasmessa direttamente sulla superficie della ferita, sui bordi circostanti e tessuti sottostanti effettuando lo “sbrigliamento” e micro-cavitazione.
- Utilizzabile in sala operatoria, in corsia per:
- Ferite difficili
- Piede diabetico
- Osteomieliti
- Ustioni
- Ulcere arteriose, venose
- Lesioni da pressione
- Infezioni della pelle
I vantaggi per il paziente
- Riduzione e gestione del dolore
- riduzione dell’ essudato
- riduzione del numero di trattamenti e del tempo di debridement.
Camera iperbarica
La riparazione dei tessuti richiede un aumento di energia, direttamente collegata alla presenza e all’azione dell’ossigeno a livello locale, la cui diminuzione o mancanza implica un rallentamento o una battuta d’arresto della guarigione delle ferite.
A livello dei tessuti l’ossigeno svolge infatti un ruolo fondamentale nella maturazione del collagene e nella formazione di nuovi vasi sanguigni, oltre ad esercitare un’importante funzione antibatterica e di controllo della carica microbica.
Tradizionalmente per supplire alla carenza di ossigeno nella cura delle ferite è stata e viene tuttora impiegata la terapia iperbarica. Si tratta di una terapia intermittente, ovvero può essere sfruttata per un tempo variabile (se a domicilio anche tutti i giorni, in ambulatorio 45 minuti ogni 3 giorni), garantendo, ottimo apporto di ossigeno sulla regione affetta da ulcerazione.
La terapia topica garantisce l’ossigenazione costante e continua a livello locale della ferita. L’ossigeno è infatti fornito da un piccolo apparecchio portatile che non inficia la mobilità del paziente e che gli permette di svolgere normalmente le sue attività quotidiane.
Come funziona?
L’apparecchio convoglia l’ossigeno trattato direttamente sul letto della ferita grazie ad una medicazione in schiuma di poliuretano che permette di assorbire l’eventuale essudato, mantenendo la ferita asciutta e garantendo un’ossigenazione ottimale e continua a livello topico.
Il dispositivo ricava l’ossigeno dall’aria ambiente che una volta aspirata viene analizzata (umidità e pressione atmosferica) e trattata tramite idrolisi. L’ossigeno così ottenuto viene quindi convogliato secondo i corretti parametri sul letto della ferita.
Pressione topica negativa
In presenza di ulcere, piaghe da decubito e ferite, una terapia dimostratasi molto efficace è quella a pressione negativa (NPWT, dall’inglese Negative Pressure Wound Therapy), che consiste nell’applicazione localizzata di pressione sub atmosferica nella zona interessata.
Gli strumenti necessari per praticare la NPWT sono: un tubo per il drenaggio, una pompa da vuoto, un serbatoio per raccogliere fluidi e sostanze di scarto e un kit di medicazione per favorire la guarigione dell’area coinvolta.All’interno del kit spesso viene inclusa una schiuma in poliuretano o, in alternativa, una garza di cotone traspirante da applicare sull’ulcera, accompagnate da un film adesivo per sigillare la zona da trattare.
Sintetizzando, quindi, la terapia a pressione topica negativa è una modalità per stimolare il processo di risanamento dei tessuti attraverso un trattamento localizzato e, proprio per questo motivo, dev’essere eseguita da uno specialista.
Come si esegue la NPWT?
La terapia a pressione negativa ha un funzionamento semplice: una volta applicata la medicazione sulla ferita, si attiva la pompa che, erogando la pressione, crea il vuoto. La pressione può essere esercitata in modo continuo o intermittente, a seconda di fattori quali, il grado di tolleranza del paziente alla terapia, il tipo di ferita da trattare e la parte anatomica interessata. Molti apparecchi di ultima generazione, inoltre, abbinano alla pressione negativa la somministrazione di prodotti antibatterici e antisettici sulla ferita stessa.
La pressione negativa agisce sui vasi sanguigni e linfatici, favorendo una rapida riduzione dell’edema; in più, questa terapia drena i fluidi in eccesso, creando attorno alla ferita il microclima ideale per stimolare il processo di guarigione.
Ozono
L’ossigeno-ozonoterapia è una terapia efficace e indolore per la cura delle ulcere difficili da trattare e non responsive alle normali terapie.
Le principali proprietà dell’ozono medicale sono:
- Azione BATTERICIDA e VIRUCIDA: non si conoscono ad oggi agenti resistenti all’ozono
- Azione ANTINFIAMMATORIA e ANTIEDEMIGENA: riduzione delle sostanze pro-infiammatorie,
- Stimolazione della NEOANGIOGENESI e aumento della produzione di enzimi ANTIOSSIDANTI
- Azione ANALGESICA per inattivazione dei mediatori algogeni e induzione alla produzione di endorfine
- Incremento della produzione dei metaboliti responsabili del rilascio di ossigeno ai tessuti (2,3 difosfoglicerato) e aumento della deformabilità dei globuli rossi.
- migliora la circolazione sanguigna, soprattutto il microcircolo dei capillari.
Purtroppo al giorno d’oggi, l’uso indiscriminato e a volte poco coscienzioso degli antibiotici, ha generato batteri multi-resistenti che spesso non permettono la guarigione delle ulcere.
Fotobiomodulazione
La Terapia basata sui fotoni è incentrata sulle reazioni biologiche innescate dalla luce.
FOTOBIOMODULAZIONE Agisce interagendo con la protoporfirina IX generando un effetto termico ed un aumento della capacità respiratoria cellulare
TERAPIA BIOFOTONICA Illuminando determinati cromofori con una lampada multi-LED a lunghezze d’onda specifiche si innesca una cascata di reazioni biologiche che ripristina e riavvia il processo di guarigione.
FOTODINAMICA illuminando uno specifico cromoforo, che deve essere cimentato per 30’, attraverso una luce led rossa determina un killing batterico importante
Il trattamento con fonti luminose presenta alcune caratteristiche:
- Controllo flogosi
- Aumento della respirazione cellulare
- Controllo del bioburden batterico
- Ripresa ed accelerazione della riparazione
È importante conoscere i diversi presidi ed applicarli correttamente
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